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Visualizzazione dei post da agosto, 2002
"Con critica letteraria intendo un discorso sulle opere letterarie che mette l'accento sull'esperienza della lettura, che descrive, interpreta, valuta il senso e l'effetto che le opere hanno sui (buoni) lettori, ma non tali da essere necessariamente competenti o professionisti. la critica apprezza, giudica; va per simpatia (o per antipatia), per identificazione e proiezione: il suo ambiente ideale è il salotto, di cui la stampa è un surrogato, non l'università; la sua forma principale è la conversazione." A. Compagnon, Il demone della teoria , Einaudi
Hard Rock. Allora: ci vuole uno stomaco vuoto, preferibilmente. E un bicchiere, alto e largo. Mezzo lo si riempie di vino bianco, con un po di selz. L'altro mezzo con Campari e Martini Rosso. Una fetta di limone, una fetta d'arancio, un'oliva (ma state attenti a simone , che se vi girate un attimo l'oliva ve la frega e vi lascia solo lo stecchino vuoto) Ne bevete due e siete pronti ad andare a letto, o a dire cazzate per una sera intera, o a un trapianto di fegato, se proprio ci tenete a sopravvivere qualche anno in più.
Che cavallona! urla il fruttivendolo Moreno. E' appena uscita una ragazza da un metro e novanta; Moreno non raggiunge il metro e venti se è tanto. Che cavallona! Ma non una cavalla da traino! Una cavalla da galoppo! dice. Tua sorella come sta? mi chiede. (Non capisco bene l'associazione mentale) Bene, è a Milano. E' dottoressa, no? Sì, psichiatra. Ah, dottoressa. E hai anche un fratello. Sì Dottore pure lui. Fisico. Ha studiato fisica. Ah. E anche tu sei avviato no? Sei quasi dottore, no? No. Io studio lettere. Medico anche tu? No. Lettere. Letteratura. E poi farai il medico. No. Studio l e t t e r e. Lettere. Ah. E poi? Eh e poi boh. Io mi butterei sulla medicina. Sì vabe' mi dai due pomodori? Attenzione: non mettete mai - dico MAI - la birra in freezer.
Alla finestra di fronte si sta disputando una gara di rutti. La preparazione per i fuochi d'artificio di stasera.
Vado a Berna, vado a Berna. Tanti saluti svizzeri a tutti. Ci risentiamo le settimana prozzima.
Mi chiedessero com'era vestita, non saprei rispondere. Direi: aveva gengive vivaci e capelli sfuggenti.