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Poi un giorno ti svegli nel mezzo della notte, perché ti sembra di avere qualcosa tra i denti. Scavalchi Giovanna che dorme al tuo fianco, cercando di non farti notare, ma infallibilmente lei ti chiede che fai. Niente, dici, vado in bagno. Apri la porta, procedi a tentoni nel corridoio, accendi la luce sopra lo specchio, perchè quell'altra aziona l'aspiratore - e conosciamo tutti l'effetto di certi rumori sui sogni successivi - e alla luce bianca, irreale ma allo stesso tempo crudele del neon hai la percezione precisa, netta, definitissima che lo spazio tra i tuoi incisivi superiori si stia allargando. E' una paranoia, pensi. Ma non lo dici a voce alta. Piuttosto prendi gli incisivi tra pollice e indice e stringi un po'. Lo spazio si restringe, dandoti la sicurezza che la posizione originaria fosse diversa. «Senti», dici a Giovanna, «guardami i denti». Accendi l'abat-jour, apri la bocca. «Non ti sembra che lo spazio tra i miei incisivi si stia allargando?» Lei si gira, ti dà le spalle: «Ma dai» «No, guarda, ieri non erano così, saranno un millimetro più larghi...» «Leggi troppo» mugugna. «Cosa?» dici, ma intanto le guardi la schiena e ti distrai. Giovanna ha la più bella schiena che tu abbia mai visto. «Pirandello», borbotta. «Pirandello?», ripeti, picchiettando i denti con l'incisivo.

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UNA QUESTIONE DI LESSICO (ovvero: e mo' che faccio? cambio nome?) Dove si scopre che il limite della propria cialtroneria è sempre un po' più in là rispetto a dove lo si sospetti. (tratto da questi commenti al blog di giuliomozzi ) (...) Brèkane. Chissà dove ha preso quel nome da cattivo di cartone animato giapponese tipo Goldrake. Posted by Raspberry at 21.07.04 01:41 Ehm, be', il nome... il cattivo di un cartone animato giapponese ancora non me l'aveva detto nessuno... comunque, brekane (o meglio "breccane") è la parola veneta per ortiche. In sè non vuol dire nulla, ma qui "andare a breccane" significa - oltre che "andare così lontano che ci sono solo le ortiche", cioè (con un'altra perfetta locuzione locale) "andare in tanta mona" - anche "divagare, uscire dal discorso". Posted by brekane at 21.07.04 08:52 Ma le brecane non sono le eriche selvatiche? Posted by Mro at 21.07.04 18:36 o...
Se una notte d'inverno lo spazzolino elettrico di tuo figlio si anima di vita propra senza nessun apparente motivo e tu e tua moglie vi trovate in bagno, assonnati, per capire da dove proviene quella vibrazione e in quel momento, dallo scarico del lavandino un gorgoglio rauco esala una risata che richiama alla memoria una brutta storia mai del tutto chiusa, allora, ecco, forse qualcosa si sta agitando; ma non qui: di qua . So che non dovrei farlo.