È novembre! Tornano le rondini, l'erica morta in balcone si incendia sempre più (acquatta i tentacoli come un anemone di mare); la lavatrice Setra progetta la conquista idrica del palazzo e l’inchiostro ha lasciato una bava misteriosa sul muro - l’altro giorno che pioveva dentro. Ho insegnato a Giovanna a innervosirsi per le zanzare: quando le sente è sicura che non la lascerò dormire. Se si innervosisce, i capelli le si arricciano verso il viso, gli occhi si fanno a punta come quelli di una volpe.
UNA QUESTIONE DI LESSICO
(ovvero: e mo' che faccio? cambio nome?)
Dove si scopre che il limite della propria cialtroneria è sempre un po' più in là rispetto a dove lo si sospetti.
(tratto da questi commenti al blog di giuliomozzi )
(...) Brèkane. Chissà dove ha preso quel nome da cattivo di cartone animato giapponese tipo Goldrake.
Posted by Raspberry at 21.07.04 01:41
Ehm, be', il nome... il cattivo di un cartone animato giapponese ancora non me l'aveva detto nessuno... comunque, brekane (o meglio "breccane") è la parola veneta per ortiche. In sè non vuol dire nulla, ma qui "andare a breccane" significa - oltre che "andare così lontano che ci sono solo le ortiche", cioè (con un'altra perfetta locuzione locale) "andare in tanta mona" - anche "divagare, uscire dal discorso".
Posted by brekane at 21.07.04 08:52
Ma le brecane non sono le eriche selvatiche?
Posted by Mro at 21.07.04 18:36
o...