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Comunque, ribadisco, Eudora mi mangia la posta. Chiunque mi abbia scritto in questi giorni e non abbia ricevuto risposta è pregato di rispedire le mail scomparse. L'orrore è anche questo: cercare di capire che cazzo non va nel mio computer mentre, dalla finestra aperta, non posso fare a meno di ascoltare un gruppo di scouts - camicia marroncino chiaro, pantaloni corti blu, fazzoletto al collo - cantare in coro, stonando, io vagabondo. Questo non c'entra niente ma l'altro giorno avevo semplicemente dimenticato di scriverlo. Accanto all'argine che percorro per andare in stazione, la via dei platani, stanno costruendo nuovi complessi universitari. Dal cantiere, al sesto piano delle impalcature, due giorni fa, alle undici di mattina circa, un uomo, verosimilmente un muratore, urlava Ricordati che tra poco è natale! Ricordati! che tra poco! E' natale!

Ricordatevi che tra poco è natale, eh.

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UNA QUESTIONE DI LESSICO (ovvero: e mo' che faccio? cambio nome?) Dove si scopre che il limite della propria cialtroneria è sempre un po' più in là rispetto a dove lo si sospetti. (tratto da questi commenti al blog di giuliomozzi ) (...) Brèkane. Chissà dove ha preso quel nome da cattivo di cartone animato giapponese tipo Goldrake. Posted by Raspberry at 21.07.04 01:41 Ehm, be', il nome... il cattivo di un cartone animato giapponese ancora non me l'aveva detto nessuno... comunque, brekane (o meglio "breccane") è la parola veneta per ortiche. In sè non vuol dire nulla, ma qui "andare a breccane" significa - oltre che "andare così lontano che ci sono solo le ortiche", cioè (con un'altra perfetta locuzione locale) "andare in tanta mona" - anche "divagare, uscire dal discorso". Posted by brekane at 21.07.04 08:52 Ma le brecane non sono le eriche selvatiche? Posted by Mro at 21.07.04 18:36 o...
Se una notte d'inverno lo spazzolino elettrico di tuo figlio si anima di vita propra senza nessun apparente motivo e tu e tua moglie vi trovate in bagno, assonnati, per capire da dove proviene quella vibrazione e in quel momento, dallo scarico del lavandino un gorgoglio rauco esala una risata che richiama alla memoria una brutta storia mai del tutto chiusa, allora, ecco, forse qualcosa si sta agitando; ma non qui: di qua . So che non dovrei farlo.