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Ma tu, a un trentaduenne rasato a zero, alto una spanna più di te, col pizzo; che indossa una camicia azzurra, senza maniche, sfrangiata, aperta sul petto fino al terzo bottone; a un tipo così, che insegna greco in un liceo calabrese e parla con un forte accento marchigiano; uno che ti ha appena detto che sei strano perché giri svagato per il prato dove si festeggia il matrimonio (ma non uno svagato-triste, uno svagato-sereno, senza pensieri); a questo tipo che ti guarda da una sedia di plastica bianca, nella penombra della pista, e che prima di chiederti di che segno sei, mentre tu sei perso nel solito tentativo di dimostrare a te stesso che tutto ciò che pensi sia sbagliato o al più la solita fantasia senza fondamenta, ti domanda se sei felice, tu, a una domanda così - sei felice, alessandro?- tu, che cosa balbetti?

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UNA QUESTIONE DI LESSICO (ovvero: e mo' che faccio? cambio nome?) Dove si scopre che il limite della propria cialtroneria è sempre un po' più in là rispetto a dove lo si sospetti. (tratto da questi commenti al blog di giuliomozzi ) (...) Brèkane. Chissà dove ha preso quel nome da cattivo di cartone animato giapponese tipo Goldrake. Posted by Raspberry at 21.07.04 01:41 Ehm, be', il nome... il cattivo di un cartone animato giapponese ancora non me l'aveva detto nessuno... comunque, brekane (o meglio "breccane") è la parola veneta per ortiche. In sè non vuol dire nulla, ma qui "andare a breccane" significa - oltre che "andare così lontano che ci sono solo le ortiche", cioè (con un'altra perfetta locuzione locale) "andare in tanta mona" - anche "divagare, uscire dal discorso". Posted by brekane at 21.07.04 08:52 Ma le brecane non sono le eriche selvatiche? Posted by Mro at 21.07.04 18:36 o...
Se una notte d'inverno lo spazzolino elettrico di tuo figlio si anima di vita propra senza nessun apparente motivo e tu e tua moglie vi trovate in bagno, assonnati, per capire da dove proviene quella vibrazione e in quel momento, dallo scarico del lavandino un gorgoglio rauco esala una risata che richiama alla memoria una brutta storia mai del tutto chiusa, allora, ecco, forse qualcosa si sta agitando; ma non qui: di qua . So che non dovrei farlo.