Passa ai contenuti principali
Passo le mie giornate anche a controllare gli aerei che mi volano sopra la testa, pensando non è ancora caduto, non è ancora caduto, non è ancora caduto, non è ancora caduto, fino a quando non escono dal campo visivo oppure qualcuno mi chiede cosa cazzo sto facendo. L'esorcismo non regge sempre, sogno aerei che si avvitano in fiamme e io, nel sogno, dico, indicando il cielo, placido, E' così che mi immagino la morte. Alcuni amici mi propongono farmaci omeopatici che provocano la dissociazione, oppure di ubriacarmi prima di salire. Da ubriaco credo che potrei fare più danni di un motore in avaria: rovesciare sedili, cercare di scendere in corsa, fare lo sgambetto alle hostess, scandire dal microfono del pilota la frase buonasera signori, moriremo tutti.... Con Marco, al mare, si discuteva delle persone alle quali non si apre il paracadute: fino a quando sono coscienti? E cosa pensano quando scoprono che l'ultima cordicella d'emergenza non ha funzionato? Elaboravamo uno scenario in cui, da altezze esagerate, per il troppo ossigeno, il paracadutista sviene per poi risvegliarsi all'improvviso a cento metri dallo schianto, scuotendosi e dicendo: Dove cazzo sono, che caz...
Sembrava più divertente l'altro giorno.
Gli aerei non cadono - lo so (lo so?)- questo aereo non cadrà, ma io sono continuamente e già in tensione

Post popolari in questo blog

UNA QUESTIONE DI LESSICO (ovvero: e mo' che faccio? cambio nome?) Dove si scopre che il limite della propria cialtroneria è sempre un po' più in là rispetto a dove lo si sospetti. (tratto da questi commenti al blog di giuliomozzi ) (...) Brèkane. Chissà dove ha preso quel nome da cattivo di cartone animato giapponese tipo Goldrake. Posted by Raspberry at 21.07.04 01:41 Ehm, be', il nome... il cattivo di un cartone animato giapponese ancora non me l'aveva detto nessuno... comunque, brekane (o meglio "breccane") è la parola veneta per ortiche. In sè non vuol dire nulla, ma qui "andare a breccane" significa - oltre che "andare così lontano che ci sono solo le ortiche", cioè (con un'altra perfetta locuzione locale) "andare in tanta mona" - anche "divagare, uscire dal discorso". Posted by brekane at 21.07.04 08:52 Ma le brecane non sono le eriche selvatiche? Posted by Mro at 21.07.04 18:36 o
Novembre 1936 – paul éluard (traduzione: Franco Fortini) Guardateli al lavoro i costruttori di macerie sono ricchi pazienti neri ordinati idioti ma fanno quel che possono per esser soli al mondo stanno agli orli dell’uomo e lo colmano di sterco piegano fino a terra palazzi senza capo. A tutto ci si abitua ma a questi uccelli di piombo no ma non al loro odio per tutto quel che luccica non a lasciarli passare. Parlate del cielo e il cielo si vuota poco ci importa l’autunno i nostri padroni hanno pestato i piedi noi l’abbiamo dimenticato l’autunno dimenticheremo i padroni. Città secca oceano d’una goccia scampata di un unico diamante coltivato alla luce Madrid città fraterna a chi ha patito lo spaventoso bene che nega essere esempio a chi ha patito l’angoscia indispensabile perché splenda quel bene. E alla sua verità salga la bocca raro alito sorriso come rotta catena e l’uomo liberato dal suo passato assurdo levi innanzi ai fratelli un volto eguale