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Venerdì gino e umberto, andando a Lucca per la porrettana, sono passati per Pavana, così dicono, hanno mangiato da checco finendogli la damigiana e hanno suonato assieme per tutto il pomeriggio. Checco si preparava per il concerto di martedì, ma loro gli hanno scombinato tutte le parole de "La locomotiva"...

Loro credono che non ci creda, ma invece io lo so che non sono passati da Checco, perchè gli ho telefonato il giorno dopo e ha smentito tutto. Poi mi ha tenuto al telefono quattro ore a rivedere la scaletta del suo concerto di venerdì, ma è un piccolo prezzo da pagare per conoscere la verità ...

Due giorni dopo gino, dormendo con me in un letto matrimoniale, ha sognato di combattere contro una pericolosa gang di yakuza inferociti.

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UNA QUESTIONE DI LESSICO (ovvero: e mo' che faccio? cambio nome?) Dove si scopre che il limite della propria cialtroneria è sempre un po' più in là rispetto a dove lo si sospetti. (tratto da questi commenti al blog di giuliomozzi ) (...) Brèkane. Chissà dove ha preso quel nome da cattivo di cartone animato giapponese tipo Goldrake. Posted by Raspberry at 21.07.04 01:41 Ehm, be', il nome... il cattivo di un cartone animato giapponese ancora non me l'aveva detto nessuno... comunque, brekane (o meglio "breccane") è la parola veneta per ortiche. In sè non vuol dire nulla, ma qui "andare a breccane" significa - oltre che "andare così lontano che ci sono solo le ortiche", cioè (con un'altra perfetta locuzione locale) "andare in tanta mona" - anche "divagare, uscire dal discorso". Posted by brekane at 21.07.04 08:52 Ma le brecane non sono le eriche selvatiche? Posted by Mro at 21.07.04 18:36 o...
Se una notte d'inverno lo spazzolino elettrico di tuo figlio si anima di vita propra senza nessun apparente motivo e tu e tua moglie vi trovate in bagno, assonnati, per capire da dove proviene quella vibrazione e in quel momento, dallo scarico del lavandino un gorgoglio rauco esala una risata che richiama alla memoria una brutta storia mai del tutto chiusa, allora, ecco, forse qualcosa si sta agitando; ma non qui: di qua . So che non dovrei farlo.