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Roma, un incrocio.
Attorno, qualcosa come tre milioni di persone.

Tu e i tuoi amici non capite più da che parte dovete andare. Il corteo va dritto? o a sinistra? Mentre decidete state fermi. Tu fai foto. Finisci il rullino. Ti fai passare la bottiglia.
Guardi le bandiere, ti scaldi al sole.
Poi a un tratto una mano sulla spalla, una voce che dice: Ma tu sei di Padova?
E una ragazza: occhi azzurri, strano sorriso, capelli castani dritti.
Sì, dici.
Sei amico di AnRi?
Be’ sì, ma…
Ammazza, ahò. Che figata!
Scusa?
Sì, li mortacci! Io sono di Bilbao.
Eh. [intanto incominci a capire]
Tu hai conosciuto delle mie amiche!
Be’ sì.
Ho visto delle foto in cui ci sei tu! Ammazza, ahò, cazzo!

I tuoi amici ti guardano con gli occhi strabuzzati. Non sanno se questa che ti ha fermato è una pazza o un genio. Tu hai mal di pancia dal ridere e ti chiedi come ti abbia riconosciuto questa stramba spagnola che parla in romanaccio: quelle foto hanno almeno 7 anni, sicuramente allora non avevi la barba ed è certo che avessi i capelli lunghi. Vorresti poter dire qualcosa, ma non riesci a smettere di ridere e sei troppo, troppo frastornato.

Cazzo che figo!, dice. Intanto presenti tutti i tuoi amici, lei il suo. Attorno la gente non accenna a diminuire.
E’ pazzesco, ahò.

……………

Qualcuno sta diventando un poco cinico?
Qualcuno, invece, piuttosto scontroso.

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UNA QUESTIONE DI LESSICO (ovvero: e mo' che faccio? cambio nome?) Dove si scopre che il limite della propria cialtroneria è sempre un po' più in là rispetto a dove lo si sospetti. (tratto da questi commenti al blog di giuliomozzi ) (...) Brèkane. Chissà dove ha preso quel nome da cattivo di cartone animato giapponese tipo Goldrake. Posted by Raspberry at 21.07.04 01:41 Ehm, be', il nome... il cattivo di un cartone animato giapponese ancora non me l'aveva detto nessuno... comunque, brekane (o meglio "breccane") è la parola veneta per ortiche. In sè non vuol dire nulla, ma qui "andare a breccane" significa - oltre che "andare così lontano che ci sono solo le ortiche", cioè (con un'altra perfetta locuzione locale) "andare in tanta mona" - anche "divagare, uscire dal discorso". Posted by brekane at 21.07.04 08:52 Ma le brecane non sono le eriche selvatiche? Posted by Mro at 21.07.04 18:36 o
Novembre 1936 – paul éluard (traduzione: Franco Fortini) Guardateli al lavoro i costruttori di macerie sono ricchi pazienti neri ordinati idioti ma fanno quel che possono per esser soli al mondo stanno agli orli dell’uomo e lo colmano di sterco piegano fino a terra palazzi senza capo. A tutto ci si abitua ma a questi uccelli di piombo no ma non al loro odio per tutto quel che luccica non a lasciarli passare. Parlate del cielo e il cielo si vuota poco ci importa l’autunno i nostri padroni hanno pestato i piedi noi l’abbiamo dimenticato l’autunno dimenticheremo i padroni. Città secca oceano d’una goccia scampata di un unico diamante coltivato alla luce Madrid città fraterna a chi ha patito lo spaventoso bene che nega essere esempio a chi ha patito l’angoscia indispensabile perché splenda quel bene. E alla sua verità salga la bocca raro alito sorriso come rotta catena e l’uomo liberato dal suo passato assurdo levi innanzi ai fratelli un volto eguale