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bzz. ronzo. mi piace ronzare. bzzz. ronzo disegnando uno zero. bzzz. sulle lenzuola grigie, disteso, c’è il mio bersaglio. bz. ronzo. mi piace ronzare. bzz. ronzo a una certa distanza per non farmi sentire. bzzz. il mio bersaglio ha dimensioni eccezionali. sarà un pranzo da zar. attendo, ronzando, che si addormenti del tutto. attendo che la sua attenzione sia rivolta ai suoi sogni. e ronzo. bzzz. mi piace. bz. ronzare, intendo. poi scendo, diritta, sul braccio. zavorro le zampe alla pelle, l’infilzo con l’ago. bz. risucchio. risucchio. bz. il sangue ha un strano sapore. bzz. il sangue finisce. il braccio e svuotato. bz. sembra un guanto svuotato. bz. mi sento più grande. mi sento un po’ gonfia. bz. ronzo. bzz. ronzo radente alla gamba. mi fermo. infilzo. risucchio. cresco. mi espando. grande come una palla da tennis: ronzo. mi alzo in volo a ronzare. barcollo. le dimensioni non tornano, le dist’nze si sfuocano. bz. cosa c’era nel sangue. non seguo più i miei pensi’ri. sghignazzo. ondeggio. ronz’. bzzz. prudenza? macchè prudenza! curvo, sbando, vortico ronzando, riprendo l’assetto, passo a un passo dall’orecchio. mi f’rmo. pernacchio. bzzzzzzz. bzzzzzz. mi rialzo, nebulizzo, obesizzo, voglio un pezzo di stanza per me. bzzzzz. ronzareeee. ronzareee. (mi piace ronzare.) gli ogg’tti si spostano da soli, infilzo un pupazzo di gomma. ronzareee. ronzareeee. mi fermo su un orlo del tavolo. la st’nza mi ruota att’rno. bz. bzzzz. svolazzo. tento un giro m’rtale. m’avvito. mi schi’nto. sghign’zzo. rrrrro’zareeeeee. ‘onzaeeeeee. t’nto la str’da di c’sa. bz. mi inc’stro tra le l’ste d’una v’neziana. bz.
collasso.

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UNA QUESTIONE DI LESSICO (ovvero: e mo' che faccio? cambio nome?) Dove si scopre che il limite della propria cialtroneria è sempre un po' più in là rispetto a dove lo si sospetti. (tratto da questi commenti al blog di giuliomozzi ) (...) Brèkane. Chissà dove ha preso quel nome da cattivo di cartone animato giapponese tipo Goldrake. Posted by Raspberry at 21.07.04 01:41 Ehm, be', il nome... il cattivo di un cartone animato giapponese ancora non me l'aveva detto nessuno... comunque, brekane (o meglio "breccane") è la parola veneta per ortiche. In sè non vuol dire nulla, ma qui "andare a breccane" significa - oltre che "andare così lontano che ci sono solo le ortiche", cioè (con un'altra perfetta locuzione locale) "andare in tanta mona" - anche "divagare, uscire dal discorso". Posted by brekane at 21.07.04 08:52 Ma le brecane non sono le eriche selvatiche? Posted by Mro at 21.07.04 18:36 o...
Se una notte d'inverno lo spazzolino elettrico di tuo figlio si anima di vita propra senza nessun apparente motivo e tu e tua moglie vi trovate in bagno, assonnati, per capire da dove proviene quella vibrazione e in quel momento, dallo scarico del lavandino un gorgoglio rauco esala una risata che richiama alla memoria una brutta storia mai del tutto chiusa, allora, ecco, forse qualcosa si sta agitando; ma non qui: di qua . So che non dovrei farlo.